MILAN, ITALY - MAY 07:  Howard Schultz,  Executive Chairman of Starbucks speaks during Seeds&Chips Summit on May 7, 2018 in Milan, Italy.The summit, which runs from May 7 until May 10, focuses on food innovation and discusses the urgent challenges faced by the food and farming industry  (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Il mentore della settimana #1: Howard Schultz

 Starbucks, il sogno americano.

“Sporcati le mani. Ascolta e comunica con trasparenza. Racconta la tua storia e non lasciare che siano gli altri a definirti. Trai ispirazione da chi ha esperienze reali da raccontarti. Lega le loro storie ai tuoi valori. Fai scelte dure: è l’azione quella che conta. Cerca la verità e le lezioni in ogni errore. Sii responsabile per quello che vedi, ascolti e fai.” -Howard Schultz.

Quando si parla di sogno americano non si può di certo non parlare di Howard Schultz, il fondatore di Starbucks. 

Schultz è quello che viene comunemente chiamato un imprenditore “self-made“, un uomo che si è fatto da sé.

Howard Schultz è riuscito a trasformare una piccola caffetteria in una multinazionale presente oggi in tutto il mondo e con oltre 230mila dipendenti.

Howard Schultz nasce nel 1953 a New York.
Nel 1961, il padre scivola su una lastra di ghiaccio fratturandosi la gamba e la caviglia irreparabilmente. Essendo privo di assicurazione sanitaria, si trova senza lavoro e con una famiglia da mantenere.

È proprio in quell’occasione che il giovane Howard decide che, qualora fosse mai riuscito a raggiungere una posizione importante, avrebbe lottato per migliorare la qualità della vita delle persone.

I caffè Starbucks, così come li conosciamo oggi, sono nati proprio dall’idea di Howard Schultz.

Il primo negozio con questo nome, infatti, nacque a Seattle nel 1971 dalla volontà di tre giovani di vendere chicchi di caffè di alta qualità.

La vera svolta per Starbucks arrivò, però, solo quando Howard Schultz acquisì l’azienda. 

Il giovane imprenditore, infatti, durante un viaggio a Milano rimase così affascinato dal concetto di bar all’italiana che al suo ritorno fondò “Il Giornale”, un locale ispirato a quelli visti nel nostro bel Paese.

Due anni dopo acquisisce Starbucks.

La differenza tra successo e fallimento è la volontà di continuare a inseguire il tuo sogno.” – Howard Schultz

Da lì la strada è stata tutta in discesa: Starbucks diventa ben presto la più grande catena di caffetterie negli Stati Uniti.

Howard Schultz una volta ha affermato che non è il caffè il business della sua azienda ma le persone.  Shultz ha infatti creato un vero e proprio punto d’incontro, uno status symbol.

 

“Meno interessanti e di poca ispirazione sono le tue origini, più probabilità hai che la tua immaginazione inventi mondi in cui tutto sembra possibile”. 

Visto il successo della catena Starbucks possiamo affermare che Howard Schultz abbia realizzato il suo sogno: 

oggi, ogni negozio Starbucks, oltre ad essere estremamente di tendenza, ormai in tutto il mondo, rappresenta anche un luogo di scambio, di condivisione ma anche di relax, in cui ci si può concedere una bevanda davvero squisita e la lettura di un buon libro.

 

“Non vendiamo caffè, ma esperienze meravigliose “.

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